TAI  “TUSCAN ART INDUSTRY”, SI PRESENTA COME UN LABORATORIO CONTEMPORANEO CHE INVITA ARTISTI, CURATORI, FOTOGRAFI, MUSICISTI E PERFORMER A LAVORARE IN SINERGIA E AD ELABORARE UN NUOVO CONCETTO DI “RICONVERSIONE PRODUTTIVA” DELLE INDUSTRIE ALL’INTERNO DEL SITO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE DELL’800 E DEL 900 ITALIANO IN TOSCANA.
 
La rassegna pone al suo centro la sperimentazione delle arti visive contemporanee, accogliendo idee, sensibilità e opere ibride, invitando artisti e curatori di generazioni diverse, a lavorare in luoghi specifici che di volta in volta vengono scelti. La manifestazione coinvolge spazi in stato di abbandono che si trovano sul territorio, edifici stratificati nel tempo, rovine e reliquie del nostro passato, che si rivelano contenitori ideali ad ospitare  i luoghi  individuali e privati di ogni artista. La decisione di creare un osservatorio di artisti nazionali e internazionali utilizzando fabbriche inattive nasce dall’esperienza di lavoro di Studio Corte 17, realtà che da anni lavora a contatto con queste strutture cercando di trovare un collegamento tra l’arte e l’architettura tipica del territorio, permettendo una rilettura critica e contemporanea di spazi industriali che pur avendo perso la loro originaria funzione ne conservano a pieno la memoria. Le pratiche contemporanee in questi luoghi attuano all’interno di  un intervallo di tempo una risposta che deriva dal contatto di due stimoli diversi. Strutture, che capaci di resistere per lunghi periodi ad elevate temperature, reagiscono quasi chimicamente trasformandosi e riattivandosi nuovamente.
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